VOGLIA DI RICOMINCIARE

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Nell’aprile del 1993 faceva il suo debutto nelle sale statunitensi Voglia di ricominciare (This Boy’s Life), dramma diretto dal britannico Michael Caton-Jones, che segnò l’esplosione di un giovanotto destinato ad illuminare il cinema contemporaneo con le sue interpretazioni: Leonardo DiCaprio.
Leo aveva fatto il suo esordio appena due anni prima e, battendo la concorrenza di centinaia di aspiranti, riuscì a conquistare il ruolo grazie a un effervescente provino fatto con il suo idolo Robert De Niro, coprotagonista del film. Durante l’audizione, Bob tirò un barattolo di senape nell’occhio di Leo e il ragazzo reagì urlandogli in faccia con veemenza, impressionando i presenti per le sue capacità di improvvisazione. DiCaprio ebbe così la possibilità di fare sul set un vero e proprio corso sul metodo, osservando, imparando e “rubando” dal mentore De Niro tutto ciò che poteva. All’uscita della pellicola, sul promettente attore piovvero premi e lodi da parte della critica.
Al di là del bel confronto tra maestro ed allievo, però, Voglia di ricominciare è un interessante racconto di formazione che mette in risalto un tema (purtroppo) sempre attuale, quello della violenza domestica su donne e minori. Tratto dal romanzo autobiografico dello scrittore Tobias Wolff, il film narra dell’adolescente Toby, di sua madre Caroline e dei loro vagabondaggi in giro per gli States. In fuga dal compagno rozzo e violento della donna e in cerca di un futuro migliore, i due credono di trovar pace quando arrivano a Seattle e Caroline stringe una relazione con il meccanico Dwight. Ma è l’inizio di un nuovo incubo, cui solo col tempo troveranno la forza di sottrarsi.
Ambientato in una grigia periferia americana e sviluppato secondo uno schema classico ed efficace, Voglia di ricominciare regala intensi momenti di cinema e sa offrire un sincero messaggio di speranza, soprattutto a chi le deprecabili violenze tra le mura di casa le ha vissute sulla propria pelle.

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Amarcord

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