


La nomination agli Oscar 2017 per Viggo Mortensen ha riportato all’attenzione Captain Fantastic, titolo uscito a dicembre nel pieno dell’affollatissima stagione cinematografica invernale italiana. Nel film di Matt Ross, Viggo è Ben Cash, un uomo che ha cresciuto con la moglie Leslie i suoi sei figli da qualche parte nei boschi del nord-ovest degli Stati Uniti, lontano dalla società globalizzata e consumista. Ben ha educato i ragazzi a vivere di ciò che la natura offre, a curare il corpo con un allenamento costante e ad allargare gli orizzonti del proprio sapere studiando le scienze, la storia e la letteratura. Quando, però, sua moglie muore, i figli sono costretti a confrontarsi con il mondo reale, da cui Ben ha cercato sempre di proteggerli.
Commedia colorata e dal sapore agrodolce, che a un certo punto assume i caratteri di un road movie, Captain Fantastic è un film che riflette in modo onesto sul tema dell’educazione mettendo in risalto luci e ombre di un modus vivendi fuori dal sistema, che lo stesso pater familias finisce per definire, in un momento di sconforto, “un errore bellissimo”.
Viggo Mortensen (è proprio il caso di dirlo) è fantastico nel rendere ricco di sfumature il suo “Capitano”, affascinante per intelligenza e sagacia, molto poco simpatico quando emergono certi suoi atteggiamenti dispotici. La recitazione equilibrata di Viggo, capace di dire tanto anche con un gesto o uno sguardo, conferma il carisma e la bravura di un attore che, in generi e ruoli diversi, sa sempre come lasciare il segno.


