


È stato il documentario All the Beauty and the Bloodshed della statunitense Laura Poitras ad aggiudicarsi il Leone d’oro della 79esima Mostra del Cinema di Venezia. La giuria presieduta dall’attrice Julianne Moore ha deciso di assegnare il premio più importante al racconto dell’epica vicenda della fotografa di fama internazionale Nan Goldin e della sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler – proprietaria della società Purdue Pharma – per le morti di overdose da farmaco. Il doc non ha ancora una data d’uscita italiana, ma speriamo di poterlo vedere presto al cinema.
Serata memorabile anche per Luca Guadagnino, che con la sua storia d’amore e di cannibalismo Bones and All si è accaparrato il Leone d’argento per la miglior regia e ha visto inoltre premiata anche la protagonista del suo film, Taylor Russell, vincitrice del Premio Marcello Mastroianni per il miglior interprete emergente.
Altro lungometraggio apprezzatissimo dalla giuria è stato Gli spiriti dell’isola (The Banshees of Inisherin), che si è portato a casa sia il premio per la sceneggiatura, andato al regista-sceneggiatore Martin McDonagh, sia la Coppa Volpi per il miglior attore, assegnata a Colin Farrell.
La Coppa Volpi per la miglior attrice è finita invece tra le mani di Cate Blanchett per la sua prova in Tár. Per la star australiana si tratta di un bis: aveva già trionfato nel 2007 grazie alla performance nella pellicola Io non sono qui.
Il Gran Premio della Giuria lo ha conquistato l’opera prima Saint Omer di Alice Diop, dramma incentrato su una madre processata per l’omicidio della figlia, mentre il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Gli orsi non esistono (No Bears) dell’iraniano Jafar Panahi. L’annuncio di questo premio ha particolarmente emozionato e commosso tutti i presenti in sala: Panahi è purtroppo rinchiuso in carcere in Iran, dove sta scontando una pena detentiva di sei anni per propaganda contro il regime.
Foto: La Biennale di Venezia via Twitter


