


Dieci anni dopo la vittoria di Somewhere di Sofia Coppola, il Leone d’oro riassume le sembianze di una leonessa. La 77esima Mostra del Cinema di Venezia – edizione già passata alla storia a causa dell’emergenza Covid-19 – parla al femminile con il trionfo di Nomadland, dramma on the road diretto dalla trentottenne cinese Chloé Zhao, che vede come assoluta protagonista (e produttrice, particolare non da poco) l’immensa Frances McDormand.
Il film racconta la storia di Fern, una donna che, dopo il collasso economico della cittadina rurale del Nevada in cui vive, fa i bagagli e parte nel suo van per provare la vita da nomade, fuori dalla società convenzionale. A questo punto, tutto lascia pensare che Nomadland possa diventare uno dei favoriti della prossima notte degli Oscar.
Venezia 77 fa registrare anche il successo personale di Pierfrancesco Favino, vincitore della Coppa Volpi per l’interpretazione in Padrenostro di Claudio Noce, storia di formazione ambientata durante gli anni di piombo. L’attore romano mette così a segno un’incredibile tripletta di premi, dopo che negli scorsi mesi si era aggiudicato il David di Donatello per Il traditore e il Nastro d’argento per Hammamet.
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è andata invece a Vanessa Kirby per Pieces of a Woman, mentre Nuevo orden di Michel Franco si è aggiudicato il prestigioso Gran premio della giuria. Kiyoshi Kurosawa ha vinto il Leone d’argento per la miglior regia grazie al film Supai no tsuma. Il Premio speciale della giuria è stato assegnato a Dorogie tovarišči di Andrej Končalovskij.
Nota finale per il giovane Pietro Castellitto, che ha portato a casa il premio alla miglior sceneggiatura nella sezione Orizzonti per I predatori.


