STO PENSANDO DI FINIRLA QUI. RECENSIONE

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Lucy (Jessie Buckley) sta con Jake (Jesse Plemons) da circa sei settimane, quando lui decide di portarla a conoscere i suoi genitori. Nonostante il suo fidanzato sia un ragazzo premuroso e rassicurante, Lucy non è convinta della loro relazione e durante il viaggio medita di lasciarlo. L’arrivo nella sperduta e inquietante fattoria dove abitano la mamma (Toni Collette) e il papà (David Thewlis) di Jake non farà altro che portare scompiglio nei pensieri della giovane donna.

Fin dai tempi di Essere John Malkovich e Se mi lasci ti cancello, Charlie Kaufman ha illuminato il mondo di celluloide con la finezza della sua penna, ma soprattutto si è contraddistinto come uno stravagante ed acuto esploratore della mente umana. Con Sto pensando di finirla qui – tratto dall’omonimo romanzo di Iain Reid, pubblicato nel 2016 – lo sceneggiatore e regista premio Oscar ha osato andare oltre, intraprendendo un vero e proprio girovagare per le vie del cervello e dell’anima: due ore e un quarto di cinema che stuzzicano incessantemente lo spettatore tra dialoghi serrati e sequenze oniriche, frequenti cambi di tono e sorprendenti ribaltamenti di prospettiva.
Il cinefilo a caccia di una narrazione fuori dagli schemi troverà pane per i suoi denti. Dopo un incipit on the road lineare e verboso, il film sfocia in una lunga parte centrale che mescola thriller psicologico e suggestioni horror, durante la quale Kaufman comincia a scomporre spazio e tempo (nell’andirivieni tra le stanze della fattoria si avvertono echi di Lynch e di 2001: Odissea nello spazio). È solo il destabilizzante preludio a un ultimo atto multiforme e sfaccettato che, pur nella sua cripticità, svelerà la visione d’insieme dell’autore. Sto pensando di finirla qui è un inarrestabile nuotare nel flusso magmatico dei pensieri e dei sentimenti umani, un viaggio ipnotico tra realtà e immaginazione in cui il rimpianto – autentico motore della storia – è come una tormenta di neve sulle strade della vita.
Inutile dire di più (farei un torto a chi non ha visto il film), se non che il complesso e variopinto puzzle di Kaufman trova compimento anche per merito del quartetto degli interpreti principali, tutti straordinariamente in parte. L’intensità e la sottigliezza delle loro performance alimentano la fiamma di un racconto che, prima di ogni cosa, si insinua dentro per essere meditato a lungo.

Voto: 4/5

Sto pensando di finirla qui (I’m Thinking of Ending Things), USA, 2020. Regia: Charlie Kaufman. Interpreti: Jessie Buckley, Jesse Plemons, Toni Collette, David Thewlis, Guy Boyd. Durata: 2h e 14’.

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