SPENCER. RECENSIONE

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Dicembre 1991. Il matrimonio tra la Principessa Diana e il Principe Carlo è in crisi ormai da tempo e le voci di un possibile divorzio si rincorrono sempre più insistenti. Le feste natalizie nella tenuta reale di Sandringham dovrebbero sancire un periodo di tregua ma, giorno dopo giorno, Diana matura una decisione che cambierà il corso della sua vita.

Dopo Neruda e Jackie (entrambi del 2016), con i quali aveva raccontato a modo suo il poeta Pablo Neruda e la first lady Jacqueline Kennedy, il talentuoso regista cileno Pablo Larraín si focalizza su un’altra figura significativa ed amata del Novecento, rifuggendo ancora una volta le regole del biopic convenzionale e soffermandosi su un momento cruciale dell’esistenza della protagonista.
Spencer, ricostruzione immaginaria di ciò che avvenne a cavallo del fatidico Natale del ’91 alla corte di Elisabetta II, rivela i propositi del suo autore sin dal lapidario titolo: non un ritratto dell’iconica Lady Diana, ma un continuo scrutare nei dilemmi e nelle angosce dell’essere umano sotto gli abiti regali, della principessa che volle farsi comune mortale.
Larraín sfrutta al meglio gli acuti dialoghi di Steven Knight e incastona il dramma psicologico dentro una sorta di favola nera che assume spesso i contorni dell’incubo hitchcockiano. Circondata dai fantasmi – da quello in carne ed ossa di Camilla Parker Bowles a quello immaginario della sventurata Anna Bolena, fino al simulacro di se stessa bambina e spensierata – Diana è una donna soffocata dagli occhi indagatori e dagli sfinenti rituali di corte, alla disperata ricerca di una via di fuga da quel gelido castello gotico che è il suo matrimonio infelice. Kristen Stewart, la cui algida bellezza è incorniciata dagli splendidi costumi di Jacqueline Durran, le dona il suo sguardo dolente e le movenze ora trattenute ora nervose di un corpo che implode racchiudendo un’anima tormentata.
In questa vera e propria favola al contrario in cui la principessa lascia il suo principe e riesce a crearsi un lieto fine rinascendo dalle sue stesse fragilità, gioca un ruolo rilevante anche il suadente, inquietante commento musicale di Jonny Greenwood, capace di alimentare non poco le atmosfere cupe e nebulose che avvolgono il film e la sua irrequieta protagonista.

Voto: 3,5/5

Spencer, Regno Unito-Cile-Germania-USA, 2021. Regia: Pablo Larraín. Interpreti: Kristen Stewart, Timothy Spall, Jack Farthing, Sean Harris, Sally Hawkins. Durata: 1h e 51’.

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