


Commedia, dramma, sentimentale, surreale, fantascienza. Tutto in un copione intitolato Eternal Sunshine of the Spotless Mind (“Infinita letizia della mente candida”), firmato Charlie Kaufman, poi frullato dall’eccentrica cinepresa dell’emergente regista francese Michel Gondry. Risultato finale: un’altalena di emozioni colorate come i capelli di Clementine/Kate Winslet, stralunate come gli occhioni di Joel/Jim Carrey.
Nell’autunno del 2004, Se mi lasci ti cancello (sì, è questo l’assurdo titolo italiano) approda nelle nostre sale ed è una sorpresa incredibile. Kate Winslet dimostra una volta di più che non è solo la Rose di Titanic, ma talento puro, efficace con qualsiasi tipo di personaggio. Da quel momento in poi metterà in fila una serie di interpretazioni impressionanti. Jim Carrey, invece, si spoglia delle sue maschere elastiche, per dare sfogo a tutta la malinconia sepolta nel suo animo comico.
Il film di Gondry ci mette praticamente un istante a diventare un cult con i suoi effetti speciali artigianali, con la tenerezza di quei due strani innamorati che se ne stanno stesi su una pista di ghiaccio a guardare le stelle, e soprattutto quel messaggio stupendo e provocatorio che la passione d’amore va vissuta comunque fino in fondo, anche se un dubbio fondato ti dice che forse non andrà a finire bene.


