PASOLINI SECONDO ABEL FERRARA

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4 settembre 1964: alla Mostra del Cinema di Venezia viene proiettato Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, che di recente L’Osservatore Romano ha proclamato come il miglior film mai realizzato su Gesù. Nello stesso giorno, esattamente cinquant’anni dopo, sarà presentato a Venezia 71 Pasolini di Abel Ferrara, che racconterà gli ultimi giorni di vita dell’indimenticato cineasta prima del suo assassinio, avvenuto la notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975.
Ferrara ha tenuto a precisare che non sarà un’indagine sull’oscuro omicidio, ma un omaggio alla grandezza dell’artista e dell’uomo che ha scritto pagine indelebili di cinema e di letteratura. Le prime immagini dal set ci svelano il carismatico Willem Dafoe incredibilmente somigliante a Pasolini. Il doppiaggio di Dafoe è stato affidato a Fabrizio Gifuni: era la prima ed unica scelta del regista newyorkese, poiché Gifuni ha già esplorato l’universo pasoliniano a teatro, nel monologo ‘Na specie de cadavere lunghissimo. Nel resto del cast spiccano Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea e Adriana Asti, che recitò nel primo film di Pasolini, Accattone (1961).
C’è grande attesa e curiosità di scoprire come un regista americano possa aver raccontato un personaggio che ha segnato l’Italia del secolo scorso. I fedelissimi di Pasolini e i critici lo aspettano al varco: il conto alla rovescia è già cominciato.

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