NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE. RECENSIONE

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1917. La Prima Guerra Mondiale infuria già da tre anni quando il diciassettenne Paul Bäumer, galvanizzato dai discorsi patriottici degli adulti, decide di arruolarsi nell’esercito tedesco insieme ad alcuni suoi amici. L’euforia di Paul e degli altri ragazzi, però, si spegne all’improvviso non appena mettono piede in trincea e il fuoco nemico comincia a battere i primi colpi.

Terzo adattamento del celebre omonimo romanzo nato dalla penna di Erich Maria Remarque e pubblicato nel lontano 1928, Niente di nuovo sul fronte occidentale esplora una fase cruciale di uno dei conflitti più estenuanti e sanguinosi della storia, mostrandoci gran parte delle vicende narrate attraverso lo sguardo del soldato adolescente Paul. Anche se il vero protagonista del lungometraggio diretto dal 53enne Edward Berger sembra essere piuttosto la guerra stessa, che per larghi tratti assume quasi le sembianze di un’entità spietata e incontrollabile.
L’occhio di Berger si addentra senza remore negli anfratti dell’orrore bellico: un orrore che divora tutto e tutti, corrode la speranza e annienta inesorabilmente l’essere umano, riducendolo a una maschera di fango ed alienazione, a un nome scolpito su una targhetta appesa al collo, a carne da macello avvolta in una divisa da rappezzare e riciclare per la prossima vittima sacrificale.
Rigoroso e antiretorico fino al midollo, il film si fa particolarmente incisivo quando gioca sui contrasti e sugli opposti: la quiete e l’innocenza della natura e il fragore e la ferocia dei campi di battaglia; l’entusiamo incontenibile delle reclute e il terrore che balena sui loro volti all’arrivo in trincea; l’arroganza e gli agi che riempiono le stanze del potere e le sofferenze e gli stenti che affliggono i soldati; le urla disperate dei combattenti e il silenzio straziante della morte.
Non sarà un war movie capace di rinnovare il genere, ma Niente di nuovo sul fronte occidentale sa indubbiamente compiere il suo dovere, restando coinvolgente per tutta la sua durata (anche in virtù di un eccellente apparato visivo-sonoro che rende suggestiva la visione) e offrendo diversi spunti di riflessione significativi.
Una menzione speciale va infine alla scena clou del film, quella in cui il giovane Paul si ritrova bloccato in una fossa a tu per tu con un nemico francese: un piccolo, grande momento di cinema che da solo basterebbe a raccontare tutta l’assurdità e l’insensatezza della guerra.

Voto: 3,5/5

Niente di nuovo sul fronte occidentale (Im Westen nichts Neues), Germania-USA-Gran Bretagna, 2022. Regia: Edward Berger. Interpreti: Felix Kammerer, Daniel Brühl, Albrecht Schuch, Aaron Hilmer, Moritz Klaus, Adrian Grünewald, Edin Hasanovic. Durata: 2h e 27’.

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