MILLION DOLLAR BABY: QUANDO CLINT COLPISCE AL CUORE

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Una ragazza di trentadue anni all’inseguimento di un sogno impossibile, che ha tenacia da vendere e un sorriso luminoso nonostante le avversità della vita. Un allenatore di pugilato disilluso, divorato da rimorsi e sensi di colpa, abbandonato da tutti, persino dalla figlia che non vede e non sente da tempo immemore. I due si incontrano, si scontrano, poi si uniscono per agguantare quel sogno. E per ritrovare se stessi. Hilary Swank e Clint Eastwood sono così incredibilmente intensi da farli sembrare veri. “Se c’è una magia nella boxe è la magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione, al di là di costole incrinate, reni fatti a pezzi e retine distaccate. È la magia di rischiare tutto per realizzare un sogno che nessuno vede tranne te”. Così spiega Morgan Freeman, che racconta la loro storia come fosse un aedo dell’antica Grecia.
Come spesso accade nella realtà quel sogno poi si infrange, si schianta dolorosamente su uno sgabello all’angolo del ring. Ma intanto quell’uomo rude e tutto di un pezzo ha trovato nella giovane e sfortunata allieva il suo “tesoro”, il suo “sangue”.
Million Dollar Baby è un film sconvolgente, una delle prove registiche più straordinarie del grande Clint, che è riuscito nel miracolo di parlare di sentimenti, legami, seconde opportunità, delusioni e persino di un tema spinoso come l’eutanasia con sensibilità, delicatezza, intelligenza, equilibrio.
Con questo capolavoro, la boxe si è confermata ancora una volta come lo sport che meglio si sposa con la settima arte: Million Dollar Baby è un film che colpisce dritto al cuore.

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Amarcord

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