LORO 2. RECENSIONE

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Nelle prime battute di Loro 2, Silvio Berlusconi compare a colloquio con il fondatore di Mediolanum Ennio Doris, una sorta di suo doppio, non a caso interpretato dallo stesso Servillo. Ennio ricorda a un Silvio pensieroso e incupito che “il venditore è l’uomo più solo del mondo, perché parla sempre e non ascolta mai”. Subito dopo Berlusconi tira a sorte un numero dalla sua bizzarra libreria di rubriche telefoniche e indossa nuovamente la maschera di venditore (di sogni), provando a convincere un’anziana signora ad acquistare una casa. L’ex Premier mette alla prova le sue innate capacità di incantatore, ma qualcosa non funziona più come un tempo.
Com’era successo a metà del primo capitolo, all’inizio di Loro 2 c’è un nuovo cambio di registro. Comincia un film diverso, più solido e fluido, in cui i dialoghi scritti da Sorrentino con Umberto Contarello hanno maggior peso delle invenzioni registiche, ed esaltano le doti di un Toni Servillo mattatore dal primo all’ultimo minuto.
Se è vero, come diceva il Divo Giulio Andreotti, che “il potere logora chi non c’è l’ha”, è ancor più vero che è frustante per chi ha stretto saldamente lo scettro del potere, sentirlo scivolare via dalle mani. Loro 2 inscena il declino del potente, incapace di accettare l’inizio della parabola discendente allo stesso modo in cui respinge l’idea di invecchiare. Anche a costo di diventare “patetico”, come lo apostrofa la giovane Stella (Alice Pagani) nel corso di un festino in cui aumenta il senso di tristezza e di solitudine del protagonista. L’atmosfera è ormai cupa e decadente (lo sussurrano le luci di Luca Bigazzi e le note musicali di Lele Marchitelli), la corte dei suoi adulatori è disorientata. Sergio Morra (Riccardo Scamarcio) e Kira (Kasia Smutniak) si risvegliano depressi, svuotati e spauriti come Pinocchio e Lucignolo somari nel Paese dei balocchi.
E intanto l’Italia va in pezzi, fisicamente e metaforicamente. Le macerie del berlusconismo sono ovunque, nel cuore di un popolo come in quello della moglie Veronica (Elena Sofia Ricci). Come in Loro 1, la politica rimane ancora sullo sfondo, mentre Sorrentino – con la complicità di Servillo – scava nell’uomo Silvio, guardandolo quasi con compassione. “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”, dice alla consorte che lo incalza con interrogativi scomodi. Nell’intimità come in pubblico, la musica non cambia: il re è nudo, ma non riesce proprio a gettare la maschera.

Voto: 3,5/5

Loro 2, Italia, 2018. Regia: Paolo Sorrentino. Interpreti:  Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Alice Pagani, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Roberto Herlitzka. Durata: 1h e 40’.

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