LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT. RECENSIONE

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Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) è un ladruncolo di Tor Bella Monaca (Roma) che, dopo una caduta nelle acque del Tevere, entra in contatto con una sostanza radioattiva acquisendo una forza sovraumana. Enzo approfitta di questo dono per fare soldi facili, finché non si imbatte in Alessia (Ilenia Pastorelli), una giovane psicolabile che lo crede l’eroe del cartone animato giapponese Jeeg Robot. L’incontro con la ragazza metterà Enzo sulla strada di un temibile criminale romano in ascesa, soprannominato lo Zingaro (Luca Marinelli).
Anche l’Italia ha finalmente il suo film di supereroi. Una cosa che fino a ieri poteva sembrare assurda, oggi è realtà grazie all’estro e al coraggio di Gabriele Mainetti, regista trentanovenne che, dopo una serie di corti di successo, ha esordito al lungometraggio con un film che attinge dal cinefumetto a stelle e strisce degli ultimi anni, ma sa essere anche altro. Grazie all’interessante script firmato da Nicola Guaglianone e Menotti, Mainetti ha costruito un racconto che mescola efficacemente commedia e dramma, fantasy e pulp, ma resta sempre ancorato ai binari del realismo e riesce nell’impresa di dimostrare che un supereroe può stare benissimo anche sopra la cima del Colosseo, e non solo su quella di un grattacielo americano.
Bella e credibile la metamorfosi interiore del protagonista Claudio Santamaria: quel misantropo che vive di budini e film porno, grazie all’incontro con una reietta come lui, imbocca finalmente la via per ritrovare l’anima e il senso della sua vita. Ma ancora più accattivante è il suo antagonista, interpretato da un carismatico Luca Marinelli, un villain narcisista innamorato di Anna Oxa e Loredana Bertè, assetato più di celebrità che di potere, che regala allo spettatore momenti di irresistibile comicità alternati a terrificanti esplosioni di violenza.

Voto: 3,5/5

Lo chiamavano Jeeg Robot, Italia, 2015. Regia: Gabriele Mainetti. Interpreti: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei. Durata: 1h e 52’.

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