


Dici Giacomo Leopardi e pensi subito ai banchi di scuola. Il poeta di Recanati, adorato spesso dagli insegnanti, ha sempre affascinato gli studenti malinconici e fatto sbuffare quelli più esuberanti. Alla prossima Mostra del Cinema di Venezia (al via il 27 agosto), Leopardi sbarcherà al Lido grazie a Il giovane favoloso di Mario Martone, regista di storie mai banali, già capace di misurarsi abilmente con un tema intricato come il Risorgimento nel suo precedente film, Noi credevamo (2010). Al regista partenopeo, dunque, spetterà la mission impossible di dimostrare con le immagini, che Leopardi non era solo il secchione consumato dallo studio matto e disperatissimo, ma anche un ragazzo di straordinaria e tormentata sensibilità. Nei panni del poeta il camaleontico Elio Germano; in un’intervista (rilasciata a Ciak, nel maggio scorso) Martone ha dichiarato che Germano “ha studiato tantissimo e alla fine era talmente nel personaggio da scrivere esattamente con la sua grafia, se solo volesse potrebbe produrre migliaia di falsi leopardiani!”. Il grande Giacomo conquisterà Venezia?


