


Nemmeno il tempo di riprenderci dallo shock per la tragica fine di Robin Williams, che arriva la notizia della scomparsa di una diva dell’epoca d’oro di Hollywood, Lauren Bacall, famosa anche per essere stata la moglie del mitico Humphrey Bogart. Il 16 settembre avrebbe compiuto 90 anni.
Lauren esordì a diciannovenne nel film Acque del Sud (1944) di Howard Hawks; in quell’occasione conobbe Bogart e galeotto fu il set. Nonostante la relazione fece scalpore (lui aveva già 44 anni e un matrimonio alle spalle), si sposarono di lì a poco. Girarono altri tre film insieme, tra cui il celebre noir Il grande sonno (1946), sempre di Hawks. Ben presto, però, ebbe modo di dimostrare di non essere solo la signora Bogart, unendo le sue doti recitative all’eleganza e al sex appeal. Tra i successi di quel periodo, Come sposare un milionario (1953) con Marilyn Monroe e La donna del destino (1957) con Gregory Peck. Al culmine del momento magico, arrivò la batosta: un tumore le portò via il suo Humphrey nel ’57.
La seconda parte di carriera è costellata da altri successi, spesso in ruoli da non protagonista. L’avanzare dell’età non la turba, i segni del tempo sembrano accrescere la sua classe e il suo talento. Da ricordare Assassinio sull’Orient Express (1974) di Sidney Lumet, Misery non deve morire (1990) di Rob Reiner, L’amore ha due facce (1996) in cui viene candidata all’Oscar, Dogville (2003) di Lars von Trier.
Nel 2009 l’Academy le ha conferito un onore destinato a pochi: un meritatissimo Oscar alla carriera.


