


Yuri Pelagatti (Antonio Albanese) è un attore di teatro che non riesce più a ricordare le battute. All’origine del trauma c’è una dolorosa separazione con la moglie. Yuri è convinto che l’ex coniuge lo tradisca, e così si rivolge all’investigatore privato Arturo Merlino (Carlo Verdone). Il problema è che Arturo non è troppo in gamba nel suo lavoro e, per colpa di una sua svista clamorosa, lui e Yuri finiscono in un mare di guai.
Il primo incontro sul grande schermo tra Carlo Verdone e Antonio Albanese, due dei migliori attori comici italiani, è apparsa sin da subito un’operazione entusiasmante e al tempo stesso rischiosa, perché nel cinema – come nella vita – non c’è niente di scontato. E, invece, per prima cosa va detto che questa coppia inedita funziona, con Verdone che sembra esaltarsi particolarmente grazie agli assist della preziosa spalla. Il buon Carlo, ad un certo punto, si lancia persino in un’esilarante autocitazione: in una scena con Anna Kasyan (una cantante lirica armena all’esordio al cinema, vera sorpresa del film), armato di sigaretta e di fregnacce, si (ri)trasforma nel Sergio Benvenuti/Manuel Fantoni di Borotalco.
Per quanto riguarda il Verdone regista, va sottolineato ancora una volta il suo coraggio nel volersi rinnovare, arrivando a dare a questa sua nuova commedia venature da thriller, senza rinunciare alla satira sociale, suo vero marchio di fabbrica. Purtroppo una durata forse un po’ eccessiva (in quasi due ore si registra qualche fase di stallo) e una parte conclusiva debole, non permettono a L’abbiamo fatta grossa di essere considerato tra i film memorabili del regista romano. Ma Verdone e Albanese stanno bene insieme, strappano risate (a volte di gusto), e questo è un particolare non da poco per chi al cinema cerca un po’ di svago.
Voto: 2,5/5
L’abbiamo fatta grossa, Italia, 2016. Regia: Carlo Verdone. Interpreti: Carlo Verdone, Antonio Albanese, Anna Kasyan, Clotilde Sabatino, Massimo Popolizio. Durata: 1h e 52’.


