


La vita di tutti i giorni insegna come non sia impossibile che un rapporto di coppia ormai spento e divorato dai rancori, a volte, può riaccendersi come d’incanto. Al cinema lo ha raccontato, e molto bene, Il velo dipinto (2006) di John Curran, tratto dall’omonimo romanzo di William Somerset Maugham.
Kitty è una donna capricciosa e annoiata, suo marito Walter un uomo serio e profondamente dedito alla sua professione di medico specializzato in batteriologia. È il tradimento di lei a portare il matrimonio sull’orlo del baratro, ma quell’amore che sembra irrecuperabile torna a splendere nel posto e nel modo più impensabili. Kitty, costretta a seguire Walter in un villaggio della Cina degli anni ’20 afflitto dal colera, scoprirà prima se stessa, poi il grande cuore di suo marito. Naomi Watts e Edward Norton, attori di classe sopraffina, hanno dato spessore ai due personaggi lavorando per sottrazione, emozionando con piccoli gesti e sguardi profondi.
La regia di Curran è notevole, perché ha un tocco delicato e incisivo al tempo spesso, un po’ come la bellissima colonna sonora di Alexandre Desplat, una di quelle davvero difficili da dimenticare.


