IL PRIMO AMORE DI BARRY LYNDON

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Redmond Barry e sua cugina Nora sono seduti uno di fronte all’altra e giocano a carte. Una lenta carrellata all’indietro fa sì che la scena venga come invasa dal turbamento interiore che affligge il ragazzo, mentre le splendide note di Women of Ireland si insinuano nell’anima. “La tenera passione sgorga istintivamente dal cuore di un uomo: egli ama come un uccello canta, o come una rosa sboccia dalla natura”, spiega la voce narrante. Poi Nora dà il via ad un sottile gioco di seduzione: le immagini che si susseguono sprigionano delicatezza, erotismo, fremiti di passione. Un vero prodigio, firmato Stanley Kubrick.
Comincia così un segmento che adoro particolarmente di Barry Lyndon (1975), quello in cui viene raccontato il primo amore del protagonista. Un amore che gli costerà caro e darà inizio alle sue peregrinazioni. Dopo un breve idillio, infatti, Nora diventa la promessa sposa del capitano inglese John Quin, facendo sprofondare Redmond nella disperazione. Quando il giovane sorprende sua cugina a flirtare con Quin, Kubrick, con la complicità del grande direttore della fotografia John Alcott, regala un altro momento memorabile: un dolce sole del tardo pomeriggio in procinto di tramontare bagna morbidamente la scena, quasi a voler dire che i sogni di Redmond svaniranno con gli ultimi raggi di luce.
Redmond è ormai un concentrato di delusione e collera (che lampi nello sguardo di Ryan O’Neal!) e gli eventi precipitano: prima l’affronto a Quin, poi il duello, la morte del capitano e la fuga. Tutto ciò accade appena nella parte iniziale di Barry Lyndon e quello che segue è altrettanto meraviglioso: è il cinema che diventa opera d’arte.

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Amarcord

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