IL CURIOSO CASO DI JOHN C. REILLY

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L’inizio di carriera del 50enne attore statunitense John C. Reilly è di quelli che non si dimenticano. Appena uscito dalla scuola di recitazione dell’università, John inviò un video al casting director del film Vittime di guerra (1989) di Brian De Palma. Gli fu così assegnata una particina con una sola battuta, da girare in un giorno. Quando arrivò in Thailandia (dove si svolgevano le riprese) De Palma gli affidò a sorpresa una delle parti principali del film, sostituendo Stephen Baldwin. Ma non è tutto. Sul set conobbe Alison Dickey, l’assistente del protagonista Sean Penn, che di lì a poco diventò sua moglie.
Il resto è storia. Oggi John è un attore affermato, ma soprattutto uno dei migliori caratteristi al mondo, stimato dai registi e apprezzato dal pubblico. Tra le sue interpretazioni da ricordare La sottile linea rossa (di Terrence Malick, 1998), Magnolia (di Paul Thomas Anderson, 1999), Gangs of New York (di Martin Scorsese, 2002), Chicago (di Rob Marshall, 2002), Carnage (di Roman Polanski, 2011), solo per citare alcuni titoli in cui potete percepire la sua enorme bravura e la sua versatilità.
In questi giorni John è nelle sale con The Lobster, ma quest’anno abbiamo avuto già modo di rivederlo ne Il racconto dei racconti del nostro Matteo Garrone, in cui veste i panni di un re che deve strappare il cuore a un drago marino per amore di sua moglie. E in pochi minuti di film, anche qui ha lasciato il segno.

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