


Un ascensore che si chiude, un bacio tenero ed appassionato e, poi, un’esplosione terrificante di violenza. Una scena spiazzante e memorabile quella di Drive (2011), il cult di Nicolas Winding Refn, in cui oltre alla doppiezza di Ryan Gosling, resta impresso il volto dolce ed attonito di Carey Mulligan.
Nata il 28 maggio del 1985, la bionda attrice di Westminster spegne le sue prima trenta candeline, con già dieci anni di cinema alle spalle (esordì in Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright nel 2005) e un futuro luminoso davanti. Dietro quel sorriso con le fossette che faceva impazzire Leonardo Di Caprio/Jay Gatsby nel film Il grande Gatsby di Baz Luhrmann (2013), c’è un’attrice di spessore con già una nomination all’Oscar all’attivo – per An Education (2009) di Lone Scherfig. La prova della sua bravura si è avuta, in particolare, in Shame (2011) di Steve McQueen, nel personaggio complesso e tormentato della sorella del protagonista Michael Fassbender.
La prossima stagione, rivedremo Carey in due promettenti film d’autore: Suffragette di Sarah Gavron, in cui ha avuto l’occasione di lavorare al fianco del mostro sacro Meryl Streep, e Far from the Madding Crowd del regista danese Thomas Vinterberg.


