


Paolo Pontecorvo (Alessandro Gassmann) è in attesa di un figlio da Simona (Micaela Ramazzotti). In occasione di una cena a casa della sorella Betta (Valeria Golino) e del cognato Sandro (Luigi Lo Cascio), Paolo rivela il sesso e il nome del nascituro. È presente anche un amico fraterno, il musicista Claudio (Rocco Papaleo). Partendo da una discussione sulla scelta del nome, tra i cinque amici nasce un dibattito che metterà a dura prova il loro rapporto.
Dopo quasi sei anni di assenza (il film precedente, Questione di cuore, è del 2009), Francesca Archibugi ritorna al cinema con un adattamento della pièce teatrale Le Prénom (2010) di Alexandre de La Pantellière e Matthieu Delaporte, dal quale era già stato tratto il film francese Cena tra amici (2012).
Dopo una partenza diesel nella prima mezz’ora (forse qualche flashback di troppo sull’infanzia), la narrazione prende ritmo grazie ai dialoghi scoppiettanti e ad alcuni colpi di scena efficaci. Gli argomenti toccati sono molti (politica, crisi economica, letteratura, social network), ma dove la Archibugi riesce a incidere bene è, come sempre, nella descrizione dei rapporti umani: spesso non conosciamo a fondo chi ci sta accanto e, quando si scoprono gli altarini, l’amore può vacillare. Come al solito nei film della regista romana c’è un occhio di riguardo anche al mondo dei bambini.
I cinque attori protagonisti appaiono affiatati e a distinguersi in particolare è Rocco Papaleo, l’unico fra tutti a staccarsi completamente dai personaggi che di solito interpreta: sornione, misurato nelle battute di spirito, di sorprendente intensità nei momenti drammatici.
Occhio a una bella scena sulle note di Telefonami tra vent’anni di Lucio Dalla e a un emozionante monologo di Valeria Golino nella parte conclusiva.
Voto: 3/5
Il nome del figlio, Italia, 2015. Regia: Francesca Archibugi. Interpreti: Alessandro Gassmann, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Rocco Papaleo, Micaela Ramazzotti. Durata: 1h e 34’.


