DUMBO. RECENSIONE

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Stati Uniti, 1919. Holt Farrier, ex star del circo Medici, fa ritorno dal fronte della Prima Guerra Mondiale e può finalmente riabbracciare i figli Milly e Joe, rimasti orfani della madre. Privo di un braccio e impossibilitato a svolgere il vecchio lavoro di domatore di cavalli, Holt viene incaricato dal direttore Max Medici di occuparsi di un elefantino dalle orecchie grandi e sproporzionate. Quando si scopre che il cucciolo di pachiderma sa volare, il circo comincia a riscuotere successo, attirando l’attenzione del proprietario di Dreamland V.A. Vandevere.

Molta della magia che anima la rivisitazione di Tim Burton dell’amatissimo cartoon del 1941, sta nel perfetto amalgama tra lo spirito disneyano e il tocco dark del regista di Burbank. Leggerezza e profondità, colori abbacinanti ed oscurità, buoni sentimenti e mostruosità convivono armoniosamente in questo film capace di solleticare la mente e il cuore di adulti e piccini, collocandosi nella mappa stellata dell’universo bartoniano tra Big Fish e La fabbrica di cioccolato.
Tecnicamente e visivamente ineccepibile, Dumbo trova una spinta decisiva nelle pennellate di tenerezza con cui Burton dona un’anima all’elefantino protagonista – ci si dimentica completamente di essere di fronte ad un prodigio della computer grafica – e risulta assai interessante per il messaggio che trasmette e il valore del sottotesto. Il cineasta statunitense tesse un vero e proprio elogio alla diversità ed innesca un’acuta critica al mondo circense che sfrutta e mortifica gli animali, mentre lo spietato ritratto della luccicante e crudele Dreamland sembra essere più di un’allusione a quel paese dei balocchi che è l’industria hollywoodiana.
Un quartetto di star di indubbio carisma dà lustro al cast e al film (i fedelissimi del regista Danny DeVito, Michael Keaton e Eva Green, più la new entry Colin Farrell), ma tutto sommato nessuno di loro riesce realmente a rubare la scena al piccolo, tenero elefante dagli occhioni blu.

Voto: 3,5/5

Dumbo, USA, 2019. Regia: Tim Burton. Interpreti: Colin Farrell, Michael Keaton, Danny DeVito, Eva Green, Nico Parker, Finley Hobbins, Alan Arkin. Durata: 1h e 52’.

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