


Daniel, che fine hai fatto? Quando ti rivedremo al cinema? Ma tornerai?
Sono ormai quattro anni che Daniel Day-Lewis non calca un set cinematografico. Il suo ultimo film, Lincoln di Steven Spielberg, è datato 2012. Per i cinefili l’assenza di uno degli attori più grandi al mondo è difficile da accettare, tanto più se si pensa che il prossimo 29 aprile il tre volte premio Oscar compirà 59 anni: davvero troppo giovane per pensare al ritiro.
Non è la prima volta che Daniel, uomo dal carattere schivo e insofferente ai riflettori, manca dalle scene così a lungo. Già dopo il film The Boxer (1997) di Jim Sheridan iniziò un interminabile digiuno, interrotto soltanto quattro anni dopo grazie alla chiamata di Martin Scorsese, che lo convinse a rimettersi in gioco offrendogli la parte di Bill “il Macellaio” in Gangs of New York.
Circa un anno fa si vociferava negli USA di una possibile reunion con Steven Spielberg, che aveva in mente di adattare un libro-inchiesta di David Finkel sui reduci delle guerre in Afghanistan e in Iraq, Thank You for Your Service, per poi coinvolgere Day-Lewis nel progetto. Solo un’illusione, però, perché ai rumors non è seguito nulla.
Ad oggi, l’unica certezza è che Daniel vive tranquillo con la sua famiglia in un paesino del verdeggiante Wicklow, in Irlanda, trincerato in un silenzio che per i suoi fan fa sempre più rumore.


