CON ELIO GERMANO SULL’ISOLA DELLE ROSE

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Nel 1968, al largo della costa riminese, l’ingegnere Giorgio Rosa progettò e costruì una piattaforma di 400 mq (denominata “Isola delle Rose”) al di fuori delle acque territoriali italiane e il giorno del 1° maggio la proclamò Stato indipendente, con tanto di governo, lingua ufficiale (l’esperanto), bandiera, moneta, emissione postale e inno tratto da L’olandese volante di Richard Wagner.
Questo piccolo, ma significativo pezzo di storia italiana del Novecento è ora diventato un film per la regia di Sydney Sibilia, con Elio Germano nei panni dell’ingegner Rosa, e sarà distribuito prossimamente in tutto il mondo da Netflix.
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose – questo il titolo del lungometraggio – si preannuncia tra i film più stuzzicanti della nuova stagione e ci dirà molto sulle capacità del talentuoso regista di Smetto quando voglio. Il produttore Matteo Rovere lo ha descritto come “un progetto unico, ambizioso, non solo perché racconta una pagina fondamentale del nostro Paese che sono in pochi a ricordare, ma perché lo fa tirando in ballo ideali e argomenti universali. Una storia di libertà, fratellanza, partecipazione, che non può che parlare a tutti”.
Scritto dallo stesso Sibilia con Francesca Manieri, il film vede nel cast anche Matilda De Angelis, Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti e François Cluzet.
I pochi fortunati che hanno potuto visitare il set, sono rimasti positivamente impressionati dalla ricostruzione della piattaforma, riprodotta nei minimi particolari presso i Malta Film Studios. “Netflix ha avuto come al solito la lucidità di investire in questa storia tipicamente italiana, ma piena di spirito universale”, ha dichiarato ancora Matteo Rovere durante la lavorazione del film, “Con Netflix abbiamo garanzia di qualità e diffusione internazionale. Possiamo parlare al mondo, certi che si riconoscerà in questa storia tutta italiana e ne sarà conquistato”.

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