


All’annuncio della scomparsa di Bud Spencer, la prima immagine che mi è apparsa nella mente è stata quella di mio padre che mi portava al cinema da bambino a vedere i suoi film. Ho risentito le nostre risate fragorose ad ogni suo cazzotto micidiale, alle sue battute fulminanti, a quelle occhiatacce rivolte al suo amico Terence Hill, con cui ha formato una delle più splendide coppie comiche del nostro cinema. Poi, subito dopo, ho ripensato alle innumerevoli serate della mia infanzia passate a vedere e rivedere in tv i suoi western, magari con un bel piatto di fagioli davanti. Ecco cos’era Bud Spencer, era uno di famiglia, uno con cui passavi sempre volentieri la serata, perché di sicuro non ti avrebbe deluso, né annoiato.
Quell’omone barbuto dagli occhietti scuri e vivaci, nato Carlo Pedersoli e con un passato da campione di nuoto, ce ne ha regalati di personaggi indimenticabili, dal pistolero Bambino al soldato di ventura Ettore Fieramosca, dal commissario Rizzo detto Piedone al pugile Bomber. Ma, soprattutto, è stato l’emblema di una comicità fracassona, farsesca, genuina che nel tempo non ha trovato eredi all’altezza e purtroppo oggi si è estinta. Un motivo in più per sentire la mancanza del nostro caro vecchio amico di famiglia.


