


La 70esima edizione del Festival di Berlino si è chiusa con un doppio successo per il cinema italiano. Elio Germano si è aggiudicato l’Orso d’argento per il miglior attore grazie alla sua interpretazione in Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, il biopic dedicato al pittore Antonio Ligabue. È il quarto attore italiano a conquistare il prestigioso riconoscimento dopo Alberto Sordi (Detenuto in attesa di giudizio, 1972), Michele Placido (Ernesto, 1979) e Gian Maria Volonté (Il caso Moro, 1987). Germano ha dedicato il premio “a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue e alla grande lezione che ci ha dato”.
A Favolacce dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo è andato, invece, l’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura. Il film – che vede tra i protagonisti lo stesso Elio Germano – è una favola nera che racconta senza filtri le dinamiche che legano i rapporti umani all’interno di una comunità di famiglie, in un mondo apparentemente normale dove la rabbia e la disperazione sono pronte ad esplodere.
Il massimo riconoscimento, ovvero l’Orso d’oro per il miglior film, è stato assegnato all’acclamato There Is No Evil dell’iraniano Mohammad Rasoulof, cui però è stato impedito di essere presente a Berlino. Un dramma sulla pena di morte in Iran che, a quanto pare, ha conquistato tutti e sarà distribuito anche in Italia grazie a Satin.


