BENEDETTA FOLLIA. RECENSIONE

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Guglielmo, integerrimo proprietario di un negozio di articoli religiosi e alta moda per vescovi e cardinali, viene lasciato dall’amata moglie Lidia dopo venticinque anni di matrimonio proprio nel giorno del loro anniversario. Per il povero Guglielmo è un colpo di grazia dal quale sembra impossibile risollevarsi, almeno finché non entra nella sua vita Luna, un’esuberante borgatara che si candida al ruolo di commessa nel suo negozio. Tra i due nasce un’inaspettata amicizia che restituirà all’uomo la voglia di vivere.
C’è un momento chiave nel cuore di Benedetta follia che da solo basterebbe a descrivere l’essenza del ventiseiesimo lungometraggio diretto da Carlo Verdone. Il protagonista Guglielmo, in stato di allucinazione (guardando il film scoprirete perché), vede allo specchio il suo alter ego giovane – una via di mezzo tra Manuel Fantoni alias Sergio Benvenuti di Borotalco (1982) e Oscar Pettinari di Troppo forte (1986) – che prima lo sbeffeggia, poi lo esorta a riprendere in mano la sua vita. È solo l’inizio di una lunga sequenza onirica e psichedelica travolgente. Con Benedetta follia, Verdone guarda con dolce nostalgia ai cult degli anni Ottanta che lo hanno reso un mito, ma allo stesso tempo prova a rimettersi in gioco e a dire qualcosa di nuovo, cercando soluzioni inedite. E il comico romano fa centro, come non succedeva da qualche anno a questa parte.
Grazie all’efficace sceneggiatura scritta con Nicola Guaglianone e Menotti (gli autori di Lo chiamavano Jeeg Robot), Verdone rinfresca il suo cinema, senza tradirne i tratti distintivi. Ricco di battute e siparietti divertenti, ma sempre attraversato da un velo di malinconia, Benedetta follia è un inno all’amore e alle seconde opportunità, che sa offrire anche uno spassoso ritratto degli italiani ai tempi dello smartphone e dei social, e che scorre via senza particolari sbavature fino all’epilogo (solo nelle battute conclusive si registra qualche forzatura di trama).
La verve comica del regista di Un sacco bello è esaltata dal folto gruppo di attrici, tutte brave e ben dirette, a partire dalla protagonista Ilenia Pastorelli, una sorta di sorella peperina e gioiosa della Jessica di Viaggi di nozze (1995).
Nota finale per la scelta dei brani musicali, azzeccata come nelle migliori pellicole di Verdone: una menzione speciale la merita La stagione dell’amore di Franco Battiato, che regala uno dei momenti più poetici e agrodolci del film.

Voto: 3/5

Benedetta follia, Italia, 2018. Regia: Carlo Verdone. Interpreti: Carlo Verdone, Ilenia Pastorelli, Maria Pia Calzone, Lucrezia Lante della Rovere, Paola Minaccioni, Elisa Di Eusanio, Francesca Manzini. Durata: 1h e 49’.

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