ADDIO A MIKE NICHOLS, IL REGISTA “LAUREATO”

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Un altro grande del cinema mondiale se n’è andato: Mike Nichols a 83 anni dice addio alla vita. Per nostra fortuna ha vissuto abbastanza da lasciarci in eredità una filmografia davvero notevole.
Si era capito sin dal folgorante debutto che non era un regista qualunque. Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) vinse 5 Oscar, ma soprattutto ci regalò la strepitosa interpretazione della coppia Richard Burton – Liz Taylor che, stimolati dal giovane Nichols, portarono sullo schermo un po’ delle baruffe sentimentali della loro vita privata.
Il secondo film, Il laureato (1967), lo consegnò subito alla storia: più che l’Oscar alla regia, oggi va ricordato per i suoi spunti innovativi, per la consacrazione di Dustin Hoffman e per una serie di immagini rimaste indelebili nella mente dei cinefili: dalla Bancroft che si sfila le calze, a Hoffman sott’acqua nella piscina, fino a quella corsa finale mozzafiato verso la chiesa.
Diresse anche due leggende della vecchia Hollywood come Orson Welles e Anthony Perkins (Comma 22, 1970), sua maestà Meryl Streep fu la sua musa in diversi film – da Silkwood (1984) fino a Angels in America (2003), in cui c’era anche Al Pacino -, fece di Jack Nicholson un licantropo (Wolf, la belva è fuori, 1994) e di John Travolta il presidente degli Stati Uniti (I colori della vittoria, 1998).
Menzione d’onore a Una donna in carriera (1988), una delle più belle commedie degli anni ’80, dove tra capelli cotonati e battute al vetriolo, tra suggestivi scorci della Grande Mela e le note di Let the River Run, Nichols diede vita all’affascinante triangolo amoroso Melanie Griffith – Harrison Ford – Sygourney Weaver.

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