25 ANNI SENZA FEDERICO FELLINI: UN GENIO DEL CINEMA IN 10 CITAZIONI

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“È morto l’uomo che ha inventato l’Italia. Con lui scompare tutta un’epoca e un modo di fare il cinema”. Con queste significative parole il quotidiano spagnolo El País commentava venticinque anni fa la morte di Federico Fellini. È solo uno dei tanti messaggi d’affetto e di stima giunti da tutto il mondo per salutare un artista irripetibile, nonché uno dei personaggi più influenti del Novecento.
Era il 31 ottobre del 1993 quando il Maestro ci lasciava, esattamente un giorno dopo il cinquantesimo anniversario di matrimonio con la sua musa Giulietta Masina. A lei, appena sette mesi prima, Federico aveva dedicato a Los Angeles l’Oscar onorario, prestigioso suggello di una straordinaria carriera. Non era la prima volta che l’Academy riconosceva il genio di Fellini: quattro dei suoi film – La strada, Le notti di Cabiria, 8 1/2 e Amarcord – figurano nell’albo d’oro dell’Oscar al miglior film straniero.
In ricordo del regista de La dolce vita, ecco 10 citazioni colme di acume ed ironia che sintetizzano la sua visione della vita e l’amore incondizionato per la settima arte.

1. “Avevo sempre sognato, da grande, di fare l’aggettivo. Ne sono lusingato. Cosa intendano gli americani con felliniano posso immaginarlo: opulento, stravagante, onirico, bizzarro, nevrotico, fregnacciaro. Ecco, fregnacciaro è il termine giusto”.

2. “Fuori da quell’atmosfera che è un set cinematografico, mi trovo immediatamente in esilio”.

3. “Faccio film perché mi piace raccontare bugie, per inventare fiabe. E dire le cose che ho visto, le persone che ho incontrato”.

4. “Sono un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo”.

5. “Non faccio un film per dibattere tesi o sostenere teorie. Faccio un film alla stessa maniera in cui vivo un sogno. Che è affascinante finché rimane misterioso e allusivo, ma che rischia di diventare insipido quando viene spiegato”.

6. “Il cinema è come una vecchia puttana, come il circo e il varietà, e sa come dare molte forme di piacere”.

7. “L’unico vero realista è il visionario”.

8. “Non credo che possa esistere un artista senza la timidezza, la timidezza è una sorgente di ricchezza straordinaria: un artista è fatto di complessi”.

9. “Sono autobiografico anche quando parlo di una sogliola”.

10. “Dai bilanci ho sempre rifuggito, sono operazioni masochistiche e inutili. Neppure i bilanci degli Stati o delle società funzionano, figuriamoci quelli di un regista”.

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